Pastorale Familiare

Sorpresa

Questi è il Figlio mio, l’amato

Dopo il deserto, il monte, un altro luogo dove stare soli, arrivandoci con fatica. Ma quanta bellezza e sorpresa per occhi che non si abituano al candore della trasfigurazione.

Gesù combatte con la nostra mentalità, con la nostra tradizione religiosa, che lo fa parlare e agire ma, come ha detto più volte, abbiamo orecchi e non intendiamo, abbiamo occhi e non vediamo.

E’ ancora possibile sorprendersi incrociando i piccoli, gli ultimi, gli invisibili ?

Più amore si riceve – la gloria di Dio è l’amore – e più lo si manifesta dandolo agli altri, questo trasforma l’individuo. Nel nostro linguaggio “è una persona splendida”, perché è una persona piena di vita.

e abbiamo proposto…

  • Il breve incontro con Armando all’angolo di una strada. Gli ultimi della terra oltre che essere i primi saranno sempre coloro che ti sorprenderanno, bastano anche solo due minuti così preziosi del tuo tempo per incrociarne lo sguardo e, se possibile, comprenderne la profondità e tendere una mano.

Armando – L’ultimo degli invisibili

  • Una “pillola” dell’ Amoris Laetitia di Papa Francesco al Capitolo VI [n.226] , che va giù anche senza ausilio del goccio d’acqua con l’apprensione di non poterla ingoiare. E’ diretta alle giovani coppie sposate da poco nel Signore, ma in genere rivolta anche a quelle consolidate da più tempo o che credono di esserle. Sorprende nelle sue parole semplici ed evoca altresì semplici gesti alimentanti amore. Una quotidianità da ripetere. “È buona cosa darsi sempre un bacio al mattino, benedirsi tutte le sere, aspettare l’altro e accoglierlo quando arriva, uscire qualche volta insieme, condividere le faccende domestiche. Ma nello stesso tempo, è bene interrompere le abitudini con la festa, non perdere la capacità di celebrare in famiglia, di gioire e di festeggiare le belle esperienze. Hanno bisogno di sorprendersi insieme per i doni di Dio e alimentare insieme l’entusiasmo per la vita. Quando si sa celebrare, questa capacità rinnova l’energia dell’amore, lo libera dalla monotonia e riempie di colore e di speranza le abitudini quotidiane.”

  • Torni a casa con il carico di una giornata di lavoro e francamente non ha voglia di caricarti anche le richieste di un figlio ma, un piccolo sforzo e non glielo fai vedere. Ti lavi il volto, ti metti le ciabatte e ti siedi sul divano assieme a lui. E inizia un dialogo che non ti aspettavi
  • Gianna e la sua carica dei 101 (anni). Già, è del 1920, vivente, si fa quasi tutto da sola e vive a casa sua, autonoma. Ha creato una rete di amici che vigilano su di lei ma lei li dall’alto della sua personalità li manda a casa loro quando non è necessario. La TV è sempre accesa su Telepace o su TV2000, rosario e preghiere continue per devozione, compagnia e amore di Gesù, mentre sul tavolo cresce il lavoro della tovaglia ad uncinetto, ma che non saperne di essere finita. E’ uscita recentemente da casa per firmare l’atto di vendita di un’auto smessa di guidare a 98 anni, nonostante la pandemia, che però non la preoccupa. Non ha ancora potuto festeggiare il secolo di vita perché spegnere cento candele accorcia il fiato. Anche tu avresti una Gianna a cui dedicare un pensiero o una telefonata?

approfondimenti…

The book of love – Canzone di Peter Gabriel

L’altra figlia – Libro di Annie Ernaux

Lei mi parla ancora – film di Pupi Avati

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