Pastorale Familiare

Ringraziare

Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.

Attendere il momento buono per manifestarsi in una forma nuova.

Gesù non è venuto sulla terra per “rimanere solo”, bensì per portare “molto frutto”. Chi comprende questa grandezza non rimane indifferente e lo ringrazia.

“Padre salvami da quest’ora”. Il primo degli uomini “trema” eppure non si sottrae. Attualizzando l’immagine si potrebbe tradurre in : oggi  nessuno vorrebbe sfuggire dalle proprie responsabilità con il  sostegno di una madre o un padre presenti e forti.

Dalla enciclopedia Treccani : “Esprimere con parole o con altro segno esteriore il proprio sentimento di gratitudine verso qualcuno”

Aggiungiamo noi : E’ un verbo positivo, evoca il bene che vince sul male.

Dall’Amoris Laetitia al n. 86 :  «Con intima gioia e profonda consolazione, la Chiesa guarda alle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che offrono. Grazie ad esse, infatti, è resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e fedele per sempre. Nella famiglia, “che si potrebbe chiamare Chiesa domestica” (Lumen gentium, 11), matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero della Santa Trinità. “È qui che si apprende la fatica e la gioia del lavoro, l’amore fraterno, il perdono generoso, sempre rinnovato, e soprattutto il culto divino attraverso la preghiera e l’offerta della propria vita” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1657)».[101]

e abbiamo proposto…

1.

«Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.

A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.

Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente per il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci dai la luce. E lui è bello e raggiante con grande splendore: te, o Altissimo, simboleggia.

Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle.

Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; per quello nuvoloso e per quello sereno, per ogni stagione tramite la quale alle creature dai vita.

Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.

Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.

Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti, con fiori variopinti ed erba.

Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.

Beati quelli che le sopporteranno serenamente, perché dall’Altissimo saranno premiati.

Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale.

Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà. In questo caso la morte spirituale non procurerà loro alcun male.

Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.»

2.

“Grazie”: Nel nostro lavoro di ostetriche questa è una parola frequente che viene rivolta dalle famiglie.

Ma siamo noi “custodi” delle nascite (ma non solo) a ringraziare, ad essere proprio Grate alla Vita per ogni nuova creatura che arriva su questa terra, grazie ad un Amore autentico.
Ogni famiglia ci fa entrare nella sua intimità della sua attesa e condivide la speranza.

La madre ringrazia chi l’ha sostenuta, e più di tutti quel bimbo che l’ha trasformata nel profondo e le ha fatto comprendere cosa vuol dire:  “dare la vita gratuitamente.”
Il padre ringrazia perché, pur a volte sentendosi, a torto, superfluo (quanto sono importanti i padri!) nel momento in cui accoglie quel figlio, incarna protezione e amore, capace di contenere tutti nel suo abbraccio.
Il figlio sente l’Amore che lo ha generato e l’accoglie, fin dal primo istante vitale, senza se e senza ma, così com’è e si affida.

Dio gli ha donato quella mamma e quel papà e ha pensato un disegno inimmaginabile per lui.

Facciamo memoria della nostra nascita, e ringraziamo…

Gratitudine e attesa: come si intrecciano nella mia vita ?

3.

Secondo te cosa vuol dire ringraziare ?

Riprendiamo un breve viaggio cominciato qualche tempo fa con la nostra amica Gianna. Avevamo raccontato un breve scorcio della sua vita e della sua voglia forte di vivere.

Torna la sua carica dei 101 (anni) e questa volta la sua voce. Semplicemente le abbiamo chiesto “Secondo te cosa vuol dire ringraziare?” Ma la domanda è rivolta a tutti noi…

E’ un viaggio che inizia da bambina e il ricordo si snoda lungo la maturità e infine all’anzianità senza un momento di ripensamento, anche nella volontà un po’ sofferta di ringraziare Dio per aver perdonato chi l’ha fatta soffrire…

lettura del libro “Il nostro amore si chiama Arturo” di Daniela Biondo

ascolto delle canzoni “More Fool Me” e Harlequin” dei Genesis

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